LA PROVA SCIENTIFICA CHE LA MENTE PUO’ MODIFICARE LA MATERIA

ECCO LA PROVA CHE LA MENTE  PUO’ MODIFICARE LA MATERIA

 “Tutto ciò a cui una persona pensa con un un intento specifico, ha un vasto potere sul regno fisico, spesso in modi che non vengono notati.” (William A. Tiller, ex prof. Stanford University)

Il potere del pensiero intenzionale e dell’azione deliberata è molto più grande di ciò che la più parte della gente crede. Uno scienziato della Stanford University, il Dr. William Tiller, afferma di aver accidentalmente trovato un modo per imbottigliare e immagazzinare questo intento per un uso futuro, anche quando le persone, che hanno vissuto l’esperienza originaria, non sono fisicamente presenti. 

LA PROVA SCIENTIFICA CHE LA MENTE  PUO’ MODIFICARE LA MATERIA


Questo concetto un po’ metafisico scaturito dalle riflessioni del Dr. William Tiller, lo ha portato ad una insolita scoperta: tutto ciò a cui una persona pensa, o che pianifica o per cui si impegna, con un un intento specifico, ha un vasto potere sul regno fisico, spesso in modi che non vengono notati o che non sono pienamente compresi.

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Dopo aver passato anni a concentrarsi principalmente sui concetti della scienza mainstream, che tendono alla mondanità, il Dr. Tiller decise di inoltrarsi in “quella roba che sembra matta” ma che aveva catturato il suo interesse e che non aveva mai avuto molta attrattiva tra i suoi colleghi. Alludiamo a concetti come abilità psichiche umane ed altre forme di parapsicologia, spesso respinte dall’establishment scientifico. 

“Ci sono migliaia di persone negli ultimi 150 anni che hanno fatto cose notevoli, che sono inserite nella categoria della parapsicologia, che la scienza ortodossa ha voluto mettere sotto il tappeto, perché i risultati non sono internamente coerenti con i loro”, ha detto il Dr. Tiller. “Tutto ciò che non si adatta ai loro tipi di risultati e alla metodologia con cui li ottengono, costoro pensano sia fesseria.” (Atoms-Mind-Consciousness)

Il dispositivo “Intention Host” (l’ospitante l’intenzione) può usare l’intento umano immagazzinato, per guarire le persone. Usando una macchina che gli fu spedita per un errore e che doveva essere per un altro progetto, il Dr. Tiller ha sviluppato un dispositivo in grado sia di catturare che di distribuire l’intenzione umana, che egli dice essere abbastanza potente da alterare il livello del ph dell’acqua, per esempio, o cambiare i livelli di produzione di Adenosina Trifosfato (APT), nei moscerini della frutta. Gli esseri umani, secondo il Dr Tiller, sono già in grado, individualmente, di fare proprio queste cose, con l’intento naturale. 

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Ma catturare ed archiviare questo intento, combinandolo insieme a quello di altri per un impatto ancora maggiore, è un concetto del tutto nuovo che è stato reso possibile con un dispositivo che chiamiamo “Intention Host Device” (IHD). Il Dr. Tiller, dice che nei test è stato in grado di usare l’IHD per far passare la depressione e l’ansia a centinaia di persone, per aumentare le capacità ed integrare 34 bambini autistici e per far passare l’attitudine al giudizio in favore di maggiore compassione per gli altri, a 74 individui. 

Tutti questi esperimenti hanno coinvolto persone che si trovavano lontani dal dispositivo, in luoghi diversi nel mondo.

 Lo spazio ‘vuoto’ contiene, infatti, ampie quantità di energia che rispondono all’intento umano. 

La macchina funziona perché gli spazi che l’occhio umano vede come apparentemente “vuoti”, di fatto non sono vuoti, ma colmi di particelle, che il Dr. Tiller ha detto essere “deltroni”. Questi sono attivati dall’intenzione umana, ci dice, ed hanno una influenza su tutti gli oggetti e le sostanze che possiamo vedere, incluse le altre persone. Persino dentro ogni singolo atomo, gli spazi vuoti tra i protoni e gli elettroni sono di fatto colmi di energia invisibile che è eccezionalmente più grande dell’energia che vediamo. 

Questa energia “del vuoto”, come descrive il Dr. Tilller, in termine di magnitudo è di ordine superiori a tutte le fonti note di energia ed è proprio questa “energia del vuoto” che viene diretta dall’intento umano. “Se guardate una lampadina da 100-watt, questa emette un po’ di luce, ma non molta luce”, ha affermato il Dr. Tiller a “The Epoch Times”. “La ragione è questa: i fotoni che escono da essa, interferiscono in modo distruttivo tra loro e questo riduce la quantità di luce”. 

“Ma prima che lo stesso numero di fotoni per unità di tempo venga emesso, se poteste farli aderire così che… siano reciprocamente in fase, allora la densità dell’energia o l’intensità che esce dalla lampadina per lo stesso numero di protoni per unità, sarebbe maggiore della superficie del sole”. “Lo stesso vale per gli umani”, dice il Dr. Tiller, “che hanno un grande potenziale per diventare coerenti (nel senso fisico del termine)… hanno solo bisogno di svilupparlo”. 

Articolo di Ethan A. Huff

 Fonte originale: www.naturalnews.com 

Traduzione: Cristina Bassi

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